Enrico Morovich


Enrico_Morovich

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Note biografiche

Nato a Sussak, sobborgo di Fiume, nel 1906, quando la città faceva ancora parte del Regno d'Ungheria. Si è diplomato in ragioneria nel 1924, impiegandosi successivamente prima in Banca d'Italia, poi presso i Magazzini generali.

Nel 1929 ha conosciuto Alberto Carocci, direttore ed editore di riviste, che gli ha aperto le porte di Solaria e La Fiera Letteraria, con le quali ha avviato una collaborazione. È del 1936 la sua prima, significativa, creazione letteraria, “L'osteria sul torrente”, che è stata pubblicata da Solaria, Seguiranno “Miracoli quotidiani” (1938), “I ritratti nel bosco” (1939), “Contadini sui monti” (1942) e “L'abito verde” (1942). In quegli anni ha pubblicato saggi e racconti anche ne “Il Selvaggio” e in “Oggi”.

Gli ultimi anni di guerra e i primi del dopoguerra, particolarmente cruenti per Fiume e per tutta la Venezia Giulia, lo hanno portato ad interrompere per alcuni anni la propria attività letteraria, che riprenderà solo nel 1962, con Racconti e Fantasie.

Nel 1950 ha deciso di abbandonare la propria terra di origine, che nel frattempo è passata alla Jugoslavia, e di emigrare in Italia. Dopo aver vissuto per alcuni anni in varie città italiane, a Napoli, Lugo, Viareggio, Busalla e Pisa, si è stabilito a Genova nel 1958, dove risiederà per oltre trent'anni.

A Genova è tornato a pubblicare, dopo tredici anni di silenzio, romanzi e racconti, fra cui: “Il baratro” (1964), “Gli ascensori invisibili” (1981), “I giganti marini” (1984), “Piccoli amanti” (1990). Nel 1990 si è trasferito nella zona di Chiavari-Lavagna, dove poi si spegnerà, ottantasettenne.

Note critiche

I racconti d’esordio di Morovich, scritti tra il 1930 ed il 1935 e raccolti nel volume “L’osteria sul torrente”, non consentono di individuare con esattezza la futura identità della narrativa di Morovich. Se i primi brani della raccolta, ambientati per lo più tra boschi e torrenti, presentano una visione pacata e minuziosa di una realtà popolata da uomini mediocri e talora cinici, i successivi brani, collocati in ambienti cittadini, rilevano il proposito dello scrittore di svincolarsi dal minuto descrittivismo delle pagine precedenti per introdurre alcuni accenti surreali.

Successivamente, si allontana del tutto dal realismo, scegliendo una linea di narrazione ironica e disincantata, favolistica e fantasiosa, surreale e tuttavia capace di creare l’illusione di raccontare verità, per svelare solo nel finale a sorpresa la sua effettiva qualità di racconto onirico. Dalla primavera del 1937 il suo impegno letterario si rivolge quasi esclusivamente alla prosa fantastica, alla favoletta, e al racconto surreale, con scritti ispirati in maniera diretta agli stessi sogni di Morovich. Tali racconti vengono pubblicati su giornali e periodici, e in breve tempo diviene uno dei più richiesti narratori di terza pagina, comparendo con assiduità su diversi quotidiani (“L’ambrosiano” di Milano, “Il Messaggero” di Roma, “Il Piccolo della Sera” di Trieste, il “Corriere di Alessandria”) e su diffusi settimanali di attualità (come “Oggi”) oltre che sulle consuete riviste culturali (come “Il Convegno”, “La Riforma Letteraria”, e “Rivoluzione”).

Si cimenta inoltre in romanzi, con schemi narrativi più distesi ed attenti ai risvolti psicologici dei personaggi, ma confermando al tempo stesso gli elementi onirici, come ne “L’abito verde” (1949), in cui si alternano nel corso della vicenda i personaggi reali e viventi ai fantasmi.

Un anno prima di morire, nel 1993 ha pubblicato “Un italiano di Fiume”, una raccolta di prose che costituisce una commossa rievocazione della propria città d'origine e delle proprie vicissitudini in terra italiana.

Note critiche ispirate a “Enrico Morovich: l’onirica realtà” di Francesco de Nicola in “La Battana” n.97-98, 1990.

Bibliografia

  • L'osteria sul torrente, Firenze, Solaria, 1936
  • Miracoli quotidiani, Firenze, Parenti, 1938
  • I ritratti nel bosco, Firenze, Parenti, 1939
  • Contadini sui monti, Firenze, Vallecchi, 1942
  • L'abito verde, Roma, Lettere d'oggi, Roma 1949
  • Il baratro, Padova, Rebellato, 1964 (ripubblicato da: Torino, Einaudi 1990)
  • Gli ascensori invisibili, Genova, Unimedia, 1981
  • La nostalgia del mare, Genova, Unimedia, 1981
  • La caricatura, Genova, Lanterna, 1983 (ripubblicato da: Milano, Rusconi Editore, 1994)
  • I giganti marini, Genova, Unimedia, 1984 (ripubblicato da: Palermo, Sellerio, 1990)
  • Notti con la luna, Genova, Unimedia, 1986
  • Miracoli quotidiani (Non si tratta dello stesso testo pubblicato nel 1938, bensì di un'antologia di racconti estratti da: L'osteria sul torrente, Miracoli quotidiani, I ritratti nel bosco), Palermo, Sellerio, 1988
  • Piccoli amanti, Milano, Rusconi Editore, 1990
  • Un italiano di Fiume, Milano, Rusconi Editore, 1993

Libri

I giganti marini
Il libro dei labirinti
il baratro
Il libro dei labirinti
l'abito verde
Il libro dei labirinti
la nostalgia del mare
Il libro dei labirinti
un italiano di fiume

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