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Diego Zandel
Diego Zandel è nato nel 1948 nel campo profughi di Servigliano da genitori fiumani, ma è cresciuto al Villaggio Giuliano-Dalmata di Roma, che raccoglieva gli esuli istriani, fiumani e dalmati in fuga dalla Jugoslavia di Tito. Questa origine, per il suo portato esistenziale, oltre che storico e geopolitico, così come anche la Grecia, in particolare l'isola di Kos, della quale era originaria la famiglia della sua prima moglie Anna, scomparsa nel 2012, avrà molta rilevanza nei suoi libri. Pertanto, tutta la sua produzione narrativa appare spesso collegata a esperienze autobiografiche, in cui il gusto del viaggio, della memoria, della storia e dell’avventura sono sapientemente intrecciate, con slarghi al paesaggio e all’ambiente capaci di tenere avvinto il lettore. Tra i suoi romanzi Massacro per un presidente, Mondadori 1981, Una storia istriana, Rusconi 1987, Crociera pericolosa, Mondadori 1993, Oltre Edizioni 2020, Operazione Venere, Mondadori, 1996, I confini dell'odio, Aragno 2002, L’uomo di Kos, Hobby&Work 2004,Oltre Edizioni 2021, Il fratello greco, Hacca, 2010, I testimoni muti (Mursia 2011) Essere Bob Lang, Hacca 2012. Tra le sue opere di carattere saggistico e letterario, Invito alla lettura di Andrić (scritto con Giacomo Scotti) Mursia 1981, Balcanica - Viaggio nel sudest europeo attraverso la letteratura contemporanea, Novecento Libri, 2018, Apologia della lettura- Riflessioni di un bibliofilo incallito,Historica, 2020, Eredità colpevole, Voland 2023, di prossima uscita Un affare balcanico, Voland,2024
È anche uno degli autori del docufilm Hotel Sarajevo, nato da un’idea di Andrea Di Consoli e prodotto da Clipper Media e Rai Cinema, per la regia di Barbara Cupisti.
Nel 2023 gli è stato conferito il Premio Fulvio Tomizza, quale “Personalità che nel tempo si è distinta nell’affermazione concreta degli idealidi mutua comprensione e pacifica convivenza tra le genti delle nostre terre”, cioè del confine orientale.
Nel 2023 ha ricevuto il Premio Tomizza, mentre il comune di Servigliano, gli ha conferito la cittadinanza onoraria.