del presidente Giuseppe De Vergottini
E' uscito il numero di ottobre 2022. Vedi http://arenadipola.it
È dedicata a Eugenio e Guglielmo Werndorfer e a Elena Schwarzenberg, deportati nel campo di sterminio di Auschwitz il 20 febbraio del 1944 e lì uccisi, la Pietra d’inciampo che è stata collocata il 12 ottobre davanti alla loro ex abitazione, sita in via Zagrebačka 19, nell’area dei Mercati cittadini. La posa della targhetta, alla quale hanno partecipato la vicesindaco di Fiume, Sandra Krpan, i membri delle famiglie Werndofer e Schwarzenberg, quelli della Comunità ebraica di Fiume, il rabbino Luciano Moše Prelević e il coro “Fratellanza” della Comunità degli Italiani, è stata realizzata su iniziativa della nipote dei succitati Elena e Guglielmo, Aurelia Werndorfer.
Si ricorda che la prima pietra d’inciampo venne installata a Fiume nel 2013 (in via Ante Starčević) e, fino ad oggi, ne sono state posizionate 14 (rintracciabili anche sull’applicazione Rijeka Fiume in flux): 3 in via Blaž Polić 6, 6 in via Moša Albahari 17 e 1 in via Slaviša Vajner Čiča (tutte e tre nel 2019). Il progetto inerente alle stesse, originariamente dette Stolpersteine in tedesco, è stato ideato nel 1996 dall’artista tedesco Günter Demnig e dalla Nuova associazionje artistica di Berlino. Lo stesso viene portato avanti in tutta Europa per commemorare le vittime dell’Olocausto.
In occasione del succitato evento, la signora Aurelia Werndorfer è stata ospite della SMSI, dove si è rivolta agli alunni della IIa e IIm per raccontare loro il suo percorso di vita.
Comunicato stampa
Dalla Voce del Popolo del 22 settembre
Com’era purtroppo ampiamente prevedibile il calo della popolazione complessiva della Croazia di quasi il 10 per cento ha avuto un impatto non indifferente anche sulla consistenza numerica delle minoranze nazionali. I dati definitivi del Censimento del 2021, diffusi oggi dall’Istituto nazionale di statistica (DZS) non fanno altro che confermare un trend discendente che va avanti del resto, con qualche rara eccezione, già da un paio di decenni a questa parte. Se guardiamo i dati del Censimento dall’ottica dell’appartenenza nazionale, gli italiani rappresentano questa volta lo 0,36 per cento della popolazione del Paese, mentre nel 2011 erano lo 0,42 per cento e nel 2001 lo 0,44 p.c. In termini numerici i cittadini che si sono dichiarati di nazionalità italiana stavolta sono stati 13.763; dieci anni fa erano 17.507, mentre nel 2001 erano stati 19.636. In calo anche i cittadini che si sono dichiarati di madrelingua italiana: stavolta sono stati 12.890, dieci anni fa erano 18.573 mentre vent’anni fa erano stati 20.531. Balza all’occhio, inevitabilmente, che per la prima volta nel Censimento del 2021, il numero dei cittadini di madrelingua italiana è inferiore al numero di quelli di nazionalità italiana.
Nella sezione "raduni" il programma dettagliato