Archivio Autore: Adriano Scabardi

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San Vito 2022 – Intervista a Franco Papetti

mercoledì 08 Giugno 2022 18:39:12

Fiume come meta: l’occasione è quella della festa per il santo patrono San Vito con Modesto e Crescenza. Come mancare all’appuntamento con la Fiumanità, il momento dei ricordi ed il piacere di condividere un ricco programma di incontri, confronti, premiazioni e spettacoli a Palazzo Modello con protagonisti la Comunità degli Italiani e l’Associazione Fiumani Italiani nel Mondo in una comunione di intenti, idee, finalità. Tutto all’insegna del ritorno culturale degli esuli fiumani - che è già una realtà - ma questa edizione di San Vito lo conferma ulteriormente, come sottolinea in questa intervista il Presidente AFIM-LCFE Franco Papetti.

“Uno dei principali obiettivi che mi ero posto quando nell’ottobre del 2019 venni eletto presidente dell’Afim era quello del nostro ritorno culturale ed intellettuale nella città delle radici. Tutto il lavoro degli ultimi due anni, seppur svolto in remoto, ha avuto questo obiettivo sublimato nella presenza fisica a Fiume di quest’anno. Il programma dei tre giorni d’incontro, è ricco e pieno di iniziative realizzate in collaborazione con i nostri fiumani residenti. Questa è la strada che perseguiamo nella continua collaborazione con la Comunità degli Italiani e la presenza nel nostro ufficio di presidenza di Melita Sciucca ne è la dimostrazione tangibile. Vogliamo tornare a Fiume non solo lasciandoci andare a ricordi e nostalgie ma anche con la volontà strategica di fare corpo unico con la minoranza italiana per far conoscere alla Fiume di oggi la nostra storia, la nostra cultura, il nostro dialetto e anche impostare progetti che rafforzino la nostra comunità nazionale. E’ vero, viviamo in ogni parte del mondo ma saremo sempre cittadini di questa città e la fiumanità sarà il collante che ci saprà guidare”.

L’incontro coi i Polesi (o polesani nel nostro dialetto, che saranno a Pola nei giorni precedenti per il loro annuale appuntamento) di lunedì 13 giugno segnerà una tappa importante da lei voluta e sottolineata più volte. Che cosa spalanca?

“Siamo davanti ad un fatto che definirei inedito ed eccezionale. Il 13 mattina due pullman di esuli polesani arriveranno a Fiume e a Palazzo Modello ci sarà l’incontro ufficiale alla presenza del Console italiano a Fiume, Davide Bradanini. Ho voluto fortemente questo incontro perché al di là del nostro campanilismo che ci vede concentrati da sempre sui rispettivi luoghi di provenienza, credo sia giunto il momento di cominciare a parlarci e a confrontarci su tutti i problemi che sono comuni, ovvero invecchiamento e diminuzione degli iscritti, collaborazione con le nostre comunità italiane in Croazia, attività congiunte e definizione di una strategia comune con l’Unione Italiana”.

Tra i progetti dell’associazionismo giuliano-dalmato c’è quello di un’unità che superi le questioni anagrafiche e includa le giovani generazioni. Qual è la sua visione a proposito?

“E’ uno dei problemi fondamentali per la nostra sopravvivenza. Ormai siamo giunti alla seconda e terza generazione dell’esodo. Anche se i nostri giovani sono bene inseriti nei luoghi che hanno accolto nonni e genitori, come Afim stiamo cercando con tutte le forze di svegliare o mantenere vivo l’attaccamento alle radici fiumane. A questo proposito abbiamo costituito un gruppo whatsApp, Sempre fiumani, ed abbiamo in programma altre iniziative in futuro come viaggi premio a Fiume di giovani discendenti di esuli, scambi di soggiorni, incontri sportivi o altre iniziative volte a stimolare l’amore per le proprie radici fiumane nelle nuove generazioni”.

Viceversa, tra gli incontri previsti a Fiume, anche quello con i giovani delle scuole locali che hanno partecipato al Concorso Libera la fantasia…

“Abbiamo sempre considerato il rapporto con le scuole fiumane come uno degli aspetti più importanti della nostra attività. Alle scuole elementari dedichiamo anche quest’anno l’iniziativa Critico in erba; mentre alle scuole superiori, dopo il grande successo dello scorso anno che ha visto la partecipazione di più di 50 studenti, riproponiamo il concorso Liberiamo la fantasia. La dinamica del concorso consiste nell’utilizzare i lavori cinematografici come elementi stimolanti dell’attività creativa dei giovani.  Anche quest’anno la partecipazione è stata numerosissima e voglio ringraziare sia gli insegnanti sia il Preside Scalembra per la grande disponibilità e collaborazione”.

Per superare il concetto del “noi e voi” l’AFIM sta operando in modo trasversale. Esempio ne è anche il CD sulla canzonetta fiumana che esce ora con La Voce di Fiume, realizzato dall’AFIM ma con il diretto coinvolgimento di alcuni connazionali di Fiume. Otto canzoni e due poesie affidate al genio artistico e musicale di Bruno Nacinovich e del suo staff…Come considera questa trasversalità?

“Con il numero di giugno 2022 della Voce di Fiume omaggiamo i nostri associati con un CD che rappresenta contemporaneamente passato, presente e futuro di questo nostro mondo: infatti, alla musica tradizionale si abbina un arrangiamento attuale e si aggiungono nuove proposte per significare una comune importante vitalità nel nome della continuità. Una collaborazione che ha prodotto un risultato eccezionale ed il prosieguo di una unità di intenti che ci unisce e ci unirà sempre”.

Medesimo percorso, di completa condivisione, anche per i prossimi percorsi, ovvero i convegni dedicati allo scrittore Paolo Santarcangeli nell’ottobre/novembre di quest’anno e nel 2023 al grande astrofisico Attilio Colacevich. Un’attività impegnativa ma imprescindibile. Come s’innestano nella mission della sua associazione?

“Anche per il futuro, i cardini strategici sui quali opereremo sono quelli di far conoscere sia agli italiani che ai croati pezzi della nostra storia culturale ed intellettuale fiumana, un’attività che sarà sempre fatta insieme alla Comunità italiana”.

Nuovo Statuto e Bilancio 2021

lunedì 06 Giugno 2022 19:01:11

Nella sezione "Documenti" potete scaricare le proposte di nuovo Statuto e Bilancio 2021 che saranno votate dall' assemblea del prossimo 13 giugno.

IL DALMATA

mercoledì 01 Giugno 2022 18:13:53

Periodico mensile dell' Associazione Dalmati Italiani nel Mondo - Libero Comune di Zara in Esilio.

E' uscito il numero di maggio 2022. Per leggerlo online recarsi al sito dalmatitaliani.org

San Vito e giornate della cultura fiumana

mercoledì 01 Giugno 2022 10:57:44

Mercoledì, 8 giugno:

Ore 19.30 - Palazzo Modello – commedia musicale di Laura Marchig Ma noi torneremo/ Ma ćemo se vrnut

Sabato, 11 giugno – Piazza della Risoluzione fiumana -Porto Etno, festival della multiculturalità – nella sezione gastronomica partecipano le attiviste della CI di Fiume ed Abbazia

Domenica, 12 giugno: arrivo dei fiumani con il pullman e sistemazione in albergo

Lunedì ,13 giugno:

Ore 10.30, Palazzo Modello: incontro con gli esuli polesani

                   Dipartimento di Italianistica: presentazione della Rivista Fiume della Società di Studi fiumani Ore 15:00, Palazzo Modello:  Assemblea AFIM

Ore 18:00, Palazzo Modello: Inaugurazione della mostra dei ceramisti della sezione Romolo Venucci

Ore 21:00, Piazza della Risoluzione fiumana – Festival  „Canzonette fiumane – Ricordando“-con il Patrocinio della Città di Fiume

Martedì, 14 giugno:

Ore 10.00,  SMSI – Premiazione dei vincitori del concorso cinematografico „Liberiamo la fantasia“

Ore 12:00, Palazzo Modello o Sala municipale (da confermare): presentazione della traduzione in croato del libro di Giovanni Stelli „Povijest Rijeke“. Partecipano l'autore, Aljoša Pužar, Ervin Dubrović, Tea Perinčić  e Damir Grubiša (da remoto)

Ore 17:30, Palazzo Modello – Pomeriggio dialettale con i  bambini degli asili e gli alunni delle scuole elementari italiane; premiazione dei vincitori del concorso cinematografico „Critico in erba“-con la partecipazione di Franzelin e Carleto

Ore 19:00, Palazzo Modello – presentazione del volume „Un tetto di radici“,Lettere italiane-il secondo Novecento a Fiume

Ore 20:30, Palazzo Modello - Serata sociale con presentazione del CD di canzoni fiumane, allegate alla Voce di Fiume, a cura di Bruno Nacinovich; partecipano Alida Delcaro, Nevia Rigutto, David Danijel, il coro misto della Fratellanza e i solisti. Balli, canti e tanta musica😊

Mercoledì, 15 giugno:

Ore 9:30, Cattedrale di San Vito, SS Messa in lingua italiana con il Coro dei Fedeli Fiumani

Ore 11: incontro con il Sindaco Marko Filipović (Società di Studi Fiumani, Archivio storico, AFIM, Console Generale, CI, UI)   

Ore 13.00: Pranzo sociale

Ore 17.00 – Palazzo Modello: Presentazione libri 1) Esuli due volte, 2)Lina Galli

Ore 18:30 – Palazzo Modello: inaugurazione della Mostra dei vincitori fiumani del Concorso Istria Nobilissima negli ultimi due decenni (arti figurative), presentazione del catalogo realizzato da Daina Glavoćić, con le fotografie di Istog Žorž.

Ore 20.30, Cortile interno della SMSI – Concerto di Francesco Squarcia

Verranno inoltre presentati online, sul nuovo sito della CI, 15 episodi del progetto Fiume, la città che… Rijeka, grad koji…. Si tratta di brevi video della durata di cca 2-3 minuti ciascuno che raccontano scorci della città personaggi, palazzi, curiosità (realizzati dalla CI in collaborazione con il DI); Dal 6 giugno, in Casa Garbas, sarà possibile visitare la mostra di fotografie di Bruno Bontempo e Lucio Vidotto, dedicate alla nostra città. La mostra è organizzata dal Consiglio per la minoranza autoctona italiana della Città di Fiume, presieduto dalla signora Irene Mestrovich.

Prima del convegno del 22 maggio col gonfalone

venerdì 27 Maggio 2022 10:53:56

Da sinistra: Rabar, Zandel, Papetti, Scabardi e Brakus

Fiume a Padova il 22 maggio con d’ Annunzio, Comisso e Botter

sabato 14 Maggio 2022 12:14:53

A Padova per parlare di Fiume attraverso la storia. Domenica 22 maggio, convegno e mostra per ricordare il contributo di valenti intellettuali all’Impresa di Fiume. Alle ore 15, a Palazzo Moroni, sala Paladin, dopo i saluti istituzionali di Andrea Colasio, Assessore alla Cultura del Comune di Padova e di Franco Papetti, Presidente Associazione fiumani italiani nel mondo-LCFE, avrà inizio il convegno intitolato “Giovanni Comisso e Mario Botter nella Fiume di D’Annunzio". Relatori: Giovanni Stelli, presidente SSF di Roma che si soffermerà su “I fiumani e l’impresa:

patriottismo e coscienza nazionale italiana a Fiume nel periodo dannunziano”, seguito da Fabio Todero, storico e ricercatore dell'Irsml del Friuli Venezia Giulia, che affronterà il tema “D’Annunzio, patriottismo e nazionalismo dalla Grande guerra all’Impresa di Fiume” e dallo scrittore Diego Zandel, che parlerà di “Fiume e l’impresa dannunziana nei romanzi di Comisso”, scrittore che ha avuto modo di conoscere personalmente.

Seguirà, sempre a Palazzo Moroni, nel Cortile pensile, l’inaugurazione della mostra su Comisso e Botter a Fiume con d’Annunzio, in collaborazione con l’Associazione Amici di Comisso di Treviso. Grazie alla presenza dei relatori al convegno, l’argomento dell’esposizione verrà rivisitato e ampliato con nuove riflessioni e contributi storico-scientifici su un periodo di storia fiumana che continua ad essere argomento di studi, analisi e approfondimento.

Nei pannelli che compongono la mostra, a cura di Francesca Demattè, l’evento storico viene illustrato guardando in particolare alla presenza dei due giovani soldati di allora che seguirono Gabriele D’Annunzio durante tutti i 16 mesi della sua permanenza a Fiume. Nella ricostruzione della contingenza storica e dei contesti nazionale e internazionale nei quali si colloca l’azione dannunziana, emergono i legami culturali e di amicizia che unirono durante il biennio 1919-1920 tutti i protagonisti nonché i loro contributi allo svolgersi dei fatti.

Dopo Fiume, Comisso girò l’Europa ma si dedicò anche a lunghi viaggi in barca a vela lungo l’Adriatico, un’avventura che raccontò nei suoi romanzi. Botter, durante la Seconda guerra mondiale, venne stanziato sull’isola di Lussino. A lui si deve una importante campagna archeologica a Ossero.

La manifestazione, organizzata da AFIM-LCFE e SSF, che si avvale del patrocinio della Regione Veneto e della Fondazione Vittoriale degli Italiani di Gardone, si tiene all’interno di Palazzo Moroni, grazie alla disponibilità del Comune di Padova che ha messo a disposizione gli spazi dando l’avvio ad una importante collaborazione con l’AFIM che ha la propria sede proprio nella città patavina. La struttura che accoglie l’incontro è quanto mai prestigiosa: fu conclusa probabilmente durante la reggenza del Podestà Tomaso Morosini nell'ultimo decennio del Cinquecento. Lo spazio è contornato da un elegantissimo loggiato marmoreo elevato sullo stile dorico. Straordinario l'effetto chiaroscurale raggiunto isolando le colonne a tutto tondo dal retrostante pilastro. Luogo adatto ad una mostra che racconta la “sregolatezza” ma anche il genio.

CERIMONIA PREMIO TANZELLA 2022 XVIII ED.

sabato 14 Maggio 2022 11:54:11

Martedì 10 maggio, alle ore 15,30, presso il Salone delle Conferenze della prestigiosa Sede dell’Accademia di Agricoltura, Scienze e Lettere di Verona si è svolta la Cerimonia di premiazione della XVIII edizione del Premio Letterario Nazionale “Gen. Loris Tanzella”, istituito dal Comitato provinciale di Verona dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia. L’evento ha completato il programma delle manifestazioni per commemorare il Giorno del Ricordo 2022, programma realizzato dal suddetto Comitato con il patrocinio e in collaborazione con l’Amministrazione Comunale di Verona, sempre vicina al mondo degli esuli veronesi e disponibile a sostenerne le numerose iniziative.

Il Premio Tanzella è stato istituito con la finalità di preservare e divulgare il patrimonio culturale, storico, artistico e linguistico che una civiltà bimillenaria, romana, veneta e italiana ha sviluppato nelle terre d’Istria, Fiume e Dalmazia. Priorità del Premio è quella di tener viva la memoria delle complesse vicende del confine orientale culminate nella tragedia delle foibe e nel dramma dell’esodo dei 350000 Italiani istriani, fiumani e dalmati che abbandonarono la loro terra d’origine per restare Italiani.

E’ un Premio quindi, il Tanzella, che contribuisce a fare Memoria nella Storia dopo che la storiografia ufficiale per decenni ha ignorato la causa giuliano-dalmata, finalmente entrata nella coscienza collettiva nazionale con l’istituzione del Giorno del Ricordo, nel 2004. Lo attestano le opere finora pervenute, che hanno superato le 500 unità, nel corso delle diverse edizioni del Premio.

La Presidente della Giuria del Premio Tanzella, Loredana Gioseffi, ha aperto la Cerimonia illustrando al folto pubblico presente le finalità del Concorso per dare poi il benvenuto a tutti gli ospiti. Ha ringraziato vivamente, per l’ospitalità accordata al Comitato di Verona ANVGD, il Presidente dell’Accademia di Agricoltura, Scienze e Lettere, Avv. Claudio Carcereri De’ Prati. Ha ringraziato inoltre, per la loro partecipazione, in rappresentanza dell’Amministrazione Comunale, l’Assessore alla Cultura, Francesca Briani, l’Assessore al Decentramento, Marco Padovani e l’Assessore alle Manifestazioni e allo Sport, Filippo Rando.

L’avv. Francesca Briani nel suo intervento ha sottolineato l’importanza e il profondo significato del Premio Tanzella che, nel corso delle varie edizioni si è affermato a livello nazionale per il numero sempre più crescente delle opere in concorso e per l’elevato profilo culturale delle stesse, distinguendosi per le sue specifiche priorità finalizzate alla salvaguardia della Memoria della causa giuliano-dalmata.

Apprezzata la presenza del Presidente dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia, Renzo Codarin che ha sottolineato nel suo intervento l’unicità del Premio Tanzella a livello nazionale e come tale va valorizzato con iniziative adeguate. Ha aggiunto inoltre che l Comitato Provinciale di Verona ANVGD da circa vent’anni promuove questo progetto nell’ambito delle manifestazioni del Giorno del Ricordo divulgando la causa giuliano-dalmata e costituendo un punto di riferimento fermo storico-culturale nel mondo degli esuli e non solo.

Erano presenti alla Cerimonia la Presidente Onoraria del Comitato ANVGD di Padova, Italia Giacca che ha ritirato il riconoscimento assegnato al Presidente Regionale ANVGD, Alessandro Cuk, per impegni professionali e impossibilitato a partecipare. Il Presidente dell’ANVGD di Modena, Gen. Giampaolo Pani, la Presidente del Libero Comune di Pola in esilio, Graziella Cazzaniga e il Presidente emerito Tito Sidari

La Presidente della Giuria Loredana Gioseffi, figlia di esuli istriani, ha manifestato un grazie riconoscente ai componenti della Giuria del Premio, Donatella Stefani Veronesi, Consigliere del Comitato ANVGD di Verona e il Consigliere Giuseppe Piro, esule da Pola. Il prof. Ettore Stefani, padre di Donatella Stefani Veronesi, originario dell’isola di Veglia (Dalmazia), è stato il fondatore del Comitato di Verona dell’ANVGD prodigandosi, fin dall’immediato dopoguerra, nella generosa assistenza prestata ai profughi giuliano-dalmati, giunti nella città scaligera e in provincia, in molti casi sprovvisti anche dei documenti necessari per l’inserimento nel mondo del lavoro. Il prof. Stefani ha collaborato inoltre efficacemente con la sede nazionale dell’ANVGD di Roma per intensificare la sua attività in favore degli esuli dall’Istria, da Fiume e dalla Dalmazia.

Unitamente ai componenti della Giuria per l’intenso lavoro svolto, la Presidente ha ringraziato i Consiglieri e i Soci del Comitato che con disponibilità si sono attivati nell’organizzazione dell’evento che ha previsto durante la Cerimonia la proiezione delle copertina di tutte le opere premiate, curata dal socio Paolo Plazzi.

I lavori pervenuti nell’edizione del Premio di quest’anno sono stati suddivisi nelle seguenti sezioni: Sezione Narrativa, Cinema, Teatro e Poesia, Sezione Nuove Ricerche, Sezione Storia e Ricerche Storiche, Sezione Testimonianze.

La Cerimonia si è aperta con il conferimento del Premio Speciale Della Giuria all’esule istriano, Piero Tarticchio, per l’opera “Sono scesi i lupi dai monti. Una storia vera” e per la straordinaria pluridecennale produzione letteraria ed artistica.  Il padre dell’Autore, come dal lui ricordato con struggimento, fu infoibato in una delle tante cavità carsiche dell’Istria, durante la Seconda guerra mondale e i suoi resti mai più ritrovati. La sua testimonianza ha commosso il pubblico che lo ha lungamente applaudito.

PREMIO SPECIALE DELLA GIURIA

“Sono scesi i lupi dai monti” Una storia vera

di Piero Tarticchio

“L’opera di Piero Tarticchio è una pittura che descrive con impareggiabile maestria la sua vita, i luoghi dell’infanzia, i processi storici della sua terra, le vicende della guerra, la strage di Vergarolla, gli accadimenti del suo popolo. Anche se a tratti sembra fluttuante, è invece molto realistica e concreta. L’Autore sente il bisogno di celebrare la sua terra e tramandare il retaggio culturale della sua gente. Così si esprime un personaggio famoso: “Il radicamento è forse il bisogno più importante e il meno conosciuto dell’animo umano. È il più difficile da definire, ma anche il più affascinante, perché ha il potere di conservare certi tesori del passato e i presentimenti per il futuro”. Il libro costituisce un’ulteriore pietra miliare nella vasta produzione letteraria dell’Autore da cui traspare il profondo legame con la sua terra e le sue genti”.

SEZIONE NARRATIVA – CINEMA – TEATRO - POESIA

PRIMO PREMIO

“La stanza di Piera”

di Stefania Conte

“L’opera, originale nell’ideazione ed avvincente nella trama, si avvale di una prosa ricercata dal ritmo coinvolgente. Il personaggio di Piera, la protagonista, giovane donna accusata ingiustamente di collaborazionismo dai partigiani titini, all’indomani dell’armistizio dell’8 settembre del ’43 che ebbe in Istria effetti devastanti, diventa una figura emblematica di libertà, libertà da pregiudizi, da ideologie, da sentimenti di odio, al punto da sacrificare la propria vita per salvarne un’altra, inabissandosi nella foiba, dopo essere stata seviziata e torturata. Profonde analisi introspettive si intercalano nella narrazione e scavano nei meandri della psiche e dell’anima, non solo della protagonista e dei suoi genitori, catturando il lettore ed inducendolo a profonde riflessioni, anche di natura etica. Il romanzo è una storia di uomini che si muovono nel contesto dei tragici eventi geopolitici, culminati nel genocidio delle foibe, a cui fa puntualmente riferimento l’Autrice, evidenziando la responsabilità dei singoli individui le cui azioni non possono trovare giustificazioni e alibi nelle scelte politiche delle Nazioni in guerra. Particolarmente incisiva e significativa risulta la disquisizione sul valore della memoria così definita dal padre di Piera: “La memoria è madre etica del singolo e della morale dei popoli. L’uomo etico ha il dovere di farsi carico della memoria raccontando le atrocità che il genere umano è capace di compiere. Uomini e popoli che vivono senza ricordare rifuggono le responsabilità, negando gli errori. La conseguenza sta nella perdita di giudizio che discrimina fra il bene e il male”.

SEZIONE NARRATIVA – CINEMA – TEATRO - POESIA

SECONDO PREMIO

“Antonio Sartori” Il maresciallo di don Primo

di Lorenzo Sartori

“L’Autore, animato da una forte motivazione personale, dedica la sua fatica letteraria alla figura del padre, il Maresciallo dei Carabinieri Antonio Sartori, sopravvissuto alla persecuzione nazista ed a quella comunista titina, col divenire esule dalla natia Istria. Il volume che, nel suo complesso, si configura come una saga familiare, racconta una piccola storia che, insieme ad altre piccole storie, contribuisce a comporre la grande Storia. La narrazione, che si avvale di un linguaggio chiaro ed immediato, scorre fluida nel racconto delle vicende familiari che s’intrecciano puntualmente con i tragici eventi storici del Novecento, le due guerre mondiali e gli orrori dei totalitarismi persecutori. La figura di spicco del Maresciallo Sartori, legato da una profonda amicizia con Don Primo Mazzolari, parroco di Bozzolo mantovano, nella condivisione dei valori del movimento cattolico della Resistenza, diventa testimone autorevole della libertà e della democrazia, per cui fu pluridecorato per meriti di guerra”.

SEZIONE NARRATIVA – CINEMA – TEATRO - POESIA

MENZIONE D’ONORE SPECIALE

“La città dolente” Il cinema del confine orientale

di Alessandro Cuk

“Opera di pregio che sviluppa un’analisi accurata ed attenta del tema dell’esodo da Pola che il film “La città dolente”, quasi contemporaneo a quelli storici avvenimenti, documenta nella sua tragicità e complessità. L’Autore riporta inoltre, in un’ampia panoramica, i contenuti formulati dalla critica e le recensioni sul film, la regia di Mario Bonnard, i profili riguardanti il cast artistico e tecnico, la sceneggiatura, in cui spicca il nome di Federico Fellini, la fotografia, i costumi e le musiche. Il lavoro offre al lettore importanti elementi di conoscenza sul dramma dell’esodo giuliano-dalmata, caduto per decenni nell’oblio per colpevoli opportunismi politici e condizionamenti ideologici. Il film, in assoluto il primo realizzato sull’esodo e finora l’unico, combina insieme, con molta efficacia, immagini documentaristiche d’epoca ed immagini di ambientazione, ricostruite, che rendono l’entità del dramma nei volti dolenti dei profughi, immagine dolente di una città senz’anima. L’opera fa parte di una vasta produzione dell’Autore che, da qualche decennio, con assiduo impegno e professionalità, si occupa dei temi riguardanti il cinema, il mondo dello spettacolo e il confine orientale”.

SEZIONE NARRATIVA – CINEMA – TEATRO - POESIA

MENZIONE D’ONORE SPECIALE

“Il teatro e la questione giuliano-dalmata”

Giulia. Tasi Nino che no xe el momento. Una storia per Albina

di Giuseppe Barbanti e Alessandro Cuk

“I curatori di questa piccola rassegna di teatro sono mossi dall’intento di risvegliare anche il mondo dello spettacolo dall’oblio silenzioso che per alcuni decenni ha coperto i fatti accaduti al confine orientale nel corso del secondo conflitto mondiale e nell’immediato dopoguerra, oblio che ha incluso anche la politica, la storiografia, il cinema, meno la letteratura. Tre i nomi, Giulia, Nino, Albina, due giovanissime, presentate con la freschezza e la curiosità della loro giovane età. Ma nel dipanarsi della narrazione, il focus si sposta sui tragici eventi che hanno coinvolto i loro bisnonni, lasciando così alle nuove generazioni il compito di divulgare e quindi conservare la memoria di fatti storici che sconvolsero le vite di molti e ne spensero altrettante. “Un popolo senza memoria è un popolo senza futuro”.

SEZIONE NARRATIVA – CINEMA – TEATRO - POESIA

MENZIONE D’ONORE

Raccolta di Poesie”

di Tiziana Dabovic Pulich

SEZIONE NARRATIVA – CINEMA – TEATRO - POESIA

MENZIONE D’ONORE

“Poesie”

di Costanzo Mario

SEZIONE NUOVE RICERCHE

PRIMO PREMIO

“Gli statuti del Comune di Pola – XIV - XV secolo”

a cura di Bruna Rodriguez Canevari

“L’opera di rilevante pregio, ponderosa nei contenuti, è un compendio di leggi, di disposizioni amministrative e giudiziarie, applicate all’epoca della Serenissima Repubblica di Venezia. Le norme statutarie informano su numerosi aspetti della vita quotidiana dei polesani e le loro consuetudini e pertanto il testo si rivela di grande importanza per la storia e la cultura della Comunità polese nel periodo veneziano. L’impianto del volume, diviso in due parti, si basa sul testo latino degli indici, dei libri degli statuti e delle delibere comunali. A fronte del testo latino è inserita una traduzione in italiano corrente affinchè possano accedere a questa fonte persone interessate, anche se non addette ai lavori, attraverso una lettura più chiara e semplice. Arricchiscono l’opera le decorazioni e la preziosa miniatura che compare in apertura degli statuti. Il progetto, realizzato dall’Associazione Italiani di Pola e Istria – Libero Comune di Pola in Esilio, di cui è stata curatrice e coordinatrice la Prof.ssa Bruna Rodriguez Canevari, si è avvalso del prezioso aiuto fornito da un’equipe di esperti accademici e non solo, tra cui il Dott. Umberto Cecchinato, curatore e traduttore critico dell’opera e la Dott.ssa Alessandra Rizzi di Cà Foscari per la presentazione storica. Il Dott. Arch. Tullio Canevari, Sindaco Emerito del Libero Comune di Pola in Esilio, “ha creduto fermamente in quest’opera e l’ha voluta senza averne potuto vedere la realizzazione” portata a termine, con determinazione e passione, dalla consorte prof.ssa Bruna Rodriguez Canevari. “Gli italiani di Pola, che andarono esuli nel mondo nel 1947 dedicano quest’opera alla loro piccola Patria perduta ed ai loro antenati che in Pola riposano”.

SEZIONE NUOVE RICERCHE

SECONDO PREMIO

“Migrazioni adriatiche” I nuovi abitanti istriani

di Lia De Luca

“Questo lavoro, a detta dell’Autrice, si prefigge di fornire una enumerazione degli arrivi in Istria attraverso l’analisi delle dinamiche politiche e sociali. Tutto questo desunto dai documenti ufficiali del Senato della Repubblica di Venezia prima, e dall’Archivio di Stato poi. Nel XVI° e XVII° secolo la Serenissima profuse impegno ed impiegò denari per operare una ripopolazione dell’Istria. I migranti erano tali principalmente per ragioni economiche e provenivano dalle terre confinanti, soprattutto dai territori asburgici e Venezia fu ben contenta di soddisfare le loro aspirazioni. La ricerca è molto puntuale ed accurata con osservazioni sulle diverse provenienze e motivazioni. Copre due secoli, ma è esempio per chi vorrà cimentarsi e allargare l’orizzonte temporale e geografico di questo rilevante fenomeno”.

SEZIONE NUOVE RICERCHE

SECONDO PREMIO EX AEQUO

“Quegli strani italiani” del Villaggio San Marco di Fossoli

di Roberto Riccò

“L’Autore compie un ampio e dettagliato excursus storico dalla Prima guerra mondiale ai primi anni Cinquanta, avvalendosi di un accurato lavoro di ricerca delle fonti, di consultazione di archivi e della stampa nazionale e locale, efficacemente documentato. Ne scaturisce un quadro che evidenzia le motivazioni che spinsero le popolazioni italiane del confine orientale all’abbandono forzato della loro terra di origine, la temperie politica in cui si consumò il loro dramma e la condizione in cui furono costretti a vivere, da relegati, nei campi profughi. Nello specifico, si rivelano preziose le testimonianze di alcuni dei 1500 esuli dalla zona B, quegli “Strani Italiani” che parlavano uno “Strano Italiano” che nel 1954, in conseguenza del Memorandum di Londra, senza speranza alcuna di ritorno, abbandonarono la loro terra per rifugiarsi nel Villaggio San Marco di Fossoli di Carpi. L’Autore, animato da un profondo desiderio di conoscere e di capire, considera attentamente la condizione di vita degli esuli, in una realtà inizialmente loro ostile, che li costrinse, in uno spirito di autoconservazione, ad aggregarsi tra di loro per poi aprirsi ai contatti con la popolazione locale, anche nei luoghi di lavoro. Nell’intento dell’Autore, quest’opera vuole recare una sorta di risarcimento morale, seppur modesto, al fine di riparare alle ingiustizie e alle sofferenze patite dagli italiani dell’Istria, di Fiume e della Dalmazia”.

SEZIONE NUOVE RICERCHE

MENZIONE D’ONORE SPECIALE

“L’Istria vista dal mare”

di Rita Auriemma, Stefano Furlani, Rosanna Turcinovich Giuricin

“La descrizione dell’Istria parte da una visione storica di Livio Dorigo che cita Strabone per passare poi a Cassiodoro. È affidato a Stefano Furlani lo sviluppo geomorfologico della penisola istriana. Territorio variegato sia per l’azione di processi naturali, come l’erosione degli agenti atmosferici sia perché intaccato dall’uomo e dalle sue attività. Si passa poi a conoscere, tramite il diario di bordo di Rosanna Turcinovich Giuricin, il dettaglio degli innumerevoli siti che ci vengono descritti e con i loro personaggi storici più importanti e significativi. Infine, l’Istria, vista dal fondo del mare, di Rita Auriemma. L’Adriatico visto da un’esperta subacquea e insigne archeologa. Emerge quindi il fascino di un’Istria archeologica che il mare custodisce da secoli”.

SEZIONE NUOVE RICERCHE

MENZIONE D’ONORE SPECIALE

“Norma Cossetto”

Studentessa istriana caduta per la libertà (Foiba di Villa Surani 4/5 ottobre 1943)

di Patrizia Lucchi Vedaldi

“Il saggio esamina con accuratezza e minuziosa ricerca di documenti probanti, l’iter intrapreso dai familiari di Norma Cossetto, studentessa italiana istriana, laureanda presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Padova, trucidata dai partigiani slavi la notte tra il 4 e 5 ottobre 1943 nella foiba di Villa Surani in Istria, per ottenere il riconoscimento della laurea “Ad Honorem” da conferire alla giovane martire. La Commissione Accademica per le onoranze agli studenti caduti “sul campo dell’onore” o “per la difesa della libertà”, dopo un’attenta e scrupolosa disamina della documentazione presentata dalla famiglia di Norma e dopo aver accolto le dichiarazioni dei testimoni riguardo il sacrificio della giovane, infoibata dai partigiani slavi per sostenere la sua italianità, l’8 maggio del 1949 proclamò Dottore in Lettere Norma Cossetto in quanto “caduta il 5 ottobre 1943 per la difesa della libertà”. A coloro che obiettavano che la Cossetto non era una partigiana, il Prof. Concetto Marchesi, comunista. rispose che “essa meritava più di ogni altro il conferimento della Laurea Honoris causa perché era morta per l’italianità dell’Istria”.

Il volume riporta gli aspetti biografici, documentati, della giovane studentessa, il suo brillante percorso universitario e, nella parte finale, i documenti del fascicolo per l’istruttoria del conferimento della Laurea “Honoris causa”.

SEZIONE STORIA – RICERCHE STORICHE

PRIMO PREMIO

“Venezia Giulia – Istria – Dalmazia” Pensiero e vita morale

di Carlo Cesare Montani

“Già dalla biografia dell’Autore e dall’elenco, ci rendiamo conto di essere di fronte ad uno storico che con le sue innumerevoli opere, ha spaziato nei tremila anni di storia della Venezia Giulia, dell’Istria e della Dalmazia, con estrema competenza corroborata da una profonda attenzione al “verum ipsum factum” con sincera oggettività, senza amore e senza odio. Quest’opera è l’ultima di precedenti edizioni, redatta completamente ex novo, con integrazione nella parte iniziale dell’ingresso delle nuove repubbliche ex jugoslave nell’Unione Europea. Si può dividere in tre parti, la prima comprende i caratteri generali di tremila anni di storia, la seconda l’Antologia critica e la terza la cronologia utile alla consultazione, con una documentazione analitica. Senz’altro costituisce una pietra miliare per trasmettere alle generazioni future non solo episodi storici, ma lo spirito, la cultura e la forza morale di un popolo, romano, veneto e poi italiano nella sua storia millenaria”.

SEZIONE STORIA – RICERCHE STORICHE

SECONDO PREMIO

L’eredità del Leone”

Dal Trattato di Campoformio (1797) alla Prima guerra mondiale e relativi Trattati di Pace

di Flavio Fiorentin

“Ricerca storica accurata e minuziosa dei mutamenti del confine orientale dal Trattato di Campoformio alla fine della Prima guerra mondiale che completa il difficile e sofferto processo del Risorgimento italiano. L’impianto organico del lavoro segue un ordine cronologico valorizzato da puntuali approfondimenti, poco noti alla storiografia ufficiale, che incuriosiscono, coinvolgono ed appassionano il lettore. Si rivela efficace e significativa la ricostruzione della politica asburgica finalizzata a rafforzare in ogni ambito lo slavismo nel tentativo di cancellare l’identità culturale italiana nelle terre della sponda orientale dell’Adriatico, appartenute per secoli alla Repubblica di Venezia, la cui eredità rimase profondamente radicata nelle popolazioni di quell’area, anche dopo l’estinzione politica della Serenissima. Assai esplicativa in merito la seguente citazione “Il Leone nel “Dogado”, nello “Stato da mar” e nello “Stato da terra” in catene, ma non domato poteva iniziare ad aguzzare le unghie e alzare la coda”. La risposta a quella politica repressiva antiitaliana, a partire dal 1866, anno della III Guerra d’Indipendenza, ampiamente analizzata nel volume, fu lo sviluppo del movimento irredentista fondato sugli ideali risorgimentali d’identità nazionale, finalizzati all’unificazione con la Madre Patria.Nelle conclusioni del suo lavoro l’Autore evidenzia l’estrema testimonianza corale d’italianità che i giuliano-dalmati seppero dare nell’immediato secondo dopoguerra con la scelta forzata dell’esodo, senza speranza di ritorno nelle terre natie, in continuità con l’eredità culturale della Repubblica veneta rimasta sempre viva in loro”.

SEZIONE STORIA – RICERCHE STORICHE

SECONDO PREMIO EX AEQUO

“Gianandrea De Gravisi - Scritti editi”

di Michele Grison

“L’autore raccoglie in questo volume gli scritti di Gianandrea De Gravisi editi su periodici e riviste dal 1903 a 1958. Gli argomenti sono molto vari e spaziano dall’ambito geografico a quello dialettale, di toponomastica, storia, agricoltura, storia ecclesiastica, diritto e cenni biografici di altri scrittori. L’opera è un pozzo di notizie, dove i cultori delle materie più svariate possono attingere notizie e approfondimenti. Michele Grison raccogliendo e catalogando questi scritti, ne riporta le date, i luoghi di pubblicazione con precisione accurata, offrendo agli studiosi delle varie materie, ma anche ai semplici interessati, un tesoro di notizie su vari aspetti del mondo istriano. Lo stesso Grison nell’introduzione scrive: “Il tempo non gioca a favore del popolo della diaspora, anzi disperde, offusca e alla fine rimuove la memoria collettiva”, ma fino a quando gli studiosi, i protagonisti di queste vicende, i loro discendenti e il mondo conosceranno le cause e le conseguenze di questi eventi e ne terranno viva la memoria, l’uomo, forse, tenterà di non ripetere i soliti errori”.

SEZIONE STORIA – RICERCHE STORICHE

MENZIONI D’ONORE SPECIALE

“Vocabolario dialetto istriano” parlavimo e scrivevimo cussì

di Ruggero Botterini

“La ristampa del “Vocabolario del dialetto istriano”, rielaborato ed arricchito, costituisce un’opera importante sul linguaggio parlato in Istria, linguaggio che si è ridotto nell’uso ed è stato distorto dopo le vicende terribili dell’Esodo. L’opera, eseguita con certosina pazienza, rimane fondamentale nel suo settore”.

SEZIONE STORIA – RICERCHE STORICHE

MENZIONE D’ONORE

“Fiume e l’identità italiana tra autonomismo e irredentismo (1866-1919)”

di Stefano Papa

“La ricerca, che si basa su una ricca documentazione storica, analizza con accuratezza gli eventi che hanno contraddistinto la storia della città di Fiume, dalla metà del XIX secolo fino alla sua definitiva annessione all’Italia, a seguito del Trattato di Roma del 1924. Il periodo storico esaminato, che l’Autore ama definire il “Risorgimento fiumano” parallelo a quello nazionale, s’incentra sulla nascita del movimento autonomista al quale seguì quella del movimento irredentista che anelava al ricongiungimento con la Madre Patria. La ricerca evidenzia inoltre, con efficacia, i molteplici aspetti della politica asburgica, che, in ottemperanza al principio del “Divide et Impera”, attuò un processo di slavizzazione in ogni settore della vita pubblica con ripercussioni estremamente persecutorie nei confronti della popolazione fiumana, animata da sempre da un forte sentimento di italianità. Tardivo risulta l’interesse della politica italiana verso la questione fiumana che Gabriele D’Annunzio, poeta e patriota, con i suoi legionari, affrontò con la sua epica impresa per ribadire la definitiva annessione della città al Regno d’Italia. Particolarmente evidenziato, “in un’ottica risorgimentale”, il patriottismo di Fiume e dei fiumani divenuti testimoni d’Amor Patrio ed esempio di difesa delle loro radici identitarie. Pertanto, il Risorgimento fiumano, secondo l’Autore, completa il processo risorgimentale italiano a seguito della vittoria dell’Italia nella Prima Guerra Mondiale, con la definitiva annessione di Fiume, in cui la presenza dell’etnia italiana era secolare”.

SEZIONE STORIA – RICERCHE STORICHE

MENZIONE D’ONORE

“Cherso – Dalle origini ai giorni nostri”

di Carmen Palazzolo Debianchi

SEZIONE STORIA – RICERCHE STORICHE

MENZIONE D’ONORE

“10 anni di storia del Giorno del Ricordo: la memoria delle foibe e dell’esodo raccontati dai libri di storia, dalla televisione, dai giornali e dai nuovi media”

di Giorgia Covino

SEZIONE STORIA – RICERCHE STORICHE

MENZIONE D’ONORE

“Foibe ed esodo giuliano-dalmata: tra storia e memoria”

di Jacopo Covino

SEZIONE TESTIMONIANZE

PRIMO PREMIO

“Una vita con il Cappello Alpino”

di Silvio Mazzaroli

“L’opera, autobiografica e ponderosa nei contenuti, si avvale di una prosa che scorre limpida e fluida sul filo della memoria, rivelandosi particolarmente incisiva nei dialoghi che l’Autore intrattiene con la nipotina e, a seguire, con i figli e gli amici. Affiorano con ritmo avvincente i ricordi del passato, ricordi in cui rivivono, con la forza dei sentimenti, vicende ed episodi personali e familiari, le tappe prestigiose di una brillante carriera militare al servizio della Patria. Un percorso umano e professionale intrapreso calzando il Cappello Alpino, un simbolo sempre onorato con dedizione e fede incrollabile. I riferimenti all’Istria e alla Dalmazia evocano nostalgie sempre vive nel cuore dell’esule dalla città di Pola, in una condizione perpetua di assoluta fedeltà agli ideali patriottici, ereditati dal padre. Arricchisce ed impreziosisce il volume una ricca e significativa sequenza fotografica, esplicativa di una vita “improntata alla difesa dell’italianità”.

SEZIONE TESTIMONIANZE

SECONDO PREMIO

“Dall’Istria a Taranto per restare italiani”

Ricerche e testimonianze sull’esodo Giuliano Dalmata in Terra ionica

di Vito Fumarola

“Il libro ha il doppio pregio di essere la prima indagine sull’esodo istriano nella provincia di Taranto e di essere fondato su un’accurata ricerca archivistica. Il volume è diviso in quattro parti: un saggio introduttivo, le testimonianze, una sezione fotografica ed un’analisi della documentazione archivistica. La maggior parte di coloro che lasciarono la terra natia era costituita da manovali, operai, elettricisti, meccanici, artigiani; molti gli studenti, le donne quasi tutte casalinghe. Fu una scelta che coinvolse tutta la famiglia proprio perché vi era la certezza della sua definitività. Significative le testimonianze dolenti quanto serene in cui non c’è odio, non c’è rancore”.

SEZIONE TESTIMONIANZE

MENZIONE D’ONORE SPECIALE

“Nel nome di Dante, sempre!” L’opera e l’impegno di Giuseppe Dorani

di Giovanna Dorani

“L’Autrice nelle note biografiche dedicate al padre, prof. Giuseppe Dorani, così si esprime “Era un cultore di Dante. Con convinzione profonda egli trasmetteva il culto di Dante: Dante Poeta, Dante Patriota, Dante Esule”.  Della sua assidua ed appassionata attività di Presidente del Comitato della Dante Alighieri di Pola, dopo un periodo di reggenza, negli anni cruciali del secondo conflitto mondiale e nell’immediato dopoguerra, è testimonianza un documento che attesta il conferimento della Medaglia d’Oro per i suoi “alti meriti”. Il lavoro evidenzia l’impegno profuso da Giuseppe Dorani, sempre animato da “Amor Patrio”, nel corso di una vita operosa dedicata alla diffusione della Lingua e cultura italiana in nome di Dante”. Dante e l’Italia divennero un binomio inscindibile per la popolazione giuliano-dalmata, anche dopo il sofferto esilio. Ammirevole il suo impegno nel promuovere molteplici iniziative per il risveglio del sentimento nazionale e il suo prodigarsi nell’invitare la Commissione Interalleata d’inchiesta per la Venezia Giulia a riflettere sui versi di Dante riguardanti i confini d’Italia, ribadendo fermamente l’italianità di Pola. Ponderosa l’appendice documentale che riporta la fitta corrispondenza di Giuseppe Dorani in difesa dell’italianità, per la salvezza della Venezia Giulia e gli articoli de “L’Arena di Pola” sui tragici eventi che colpirono la città ed i suoi abitanti. Esule da Pola, raggiunse Verona con la famiglia dove ottenne l’incarico di professore di Lettere italiane e Storia, presso l’Istituto Tecnico A.M. Lorgna che divenne, per sua iniziativa, sede del Comitato della Dante Alighieri di Pola in esilio, fedele al suo compito di testimone oculare per tener viva la memoria dell’Esodo”.

SEZIONE TESTIMONIANZE

MENZIONE D’ONORE SPECIALE

“Maria e le altre”

di Luciana Melon

“I vari racconti formano un mosaico variopinto di persone e luoghi. Si racconta la vita dei “rimasti”, Italiani che per molte ragioni avevano deciso di continuare la loro vita nei luoghi natii. Paesi, case, stanze, oggetti, persone erano quelli della vita di sempre, ma in un clima politico del tutto nuovo e difficile. Noi spesso parliamo di esodo, di esuli, nel libro si parla di istriani rimasti e delle loro storie; dai loro caratteri e sentimenti si può dedurre che furono forse i più coraggiosi. L’umanità, la condivisione dell’Autrice per i lutti e le sofferenze che traspaiono da questi scritti, la condanna per la crudeltà e ottusità dei carnefici valorizzano in modo significativo quest’opera, breve, ma intensa e coinvolgente”.

SEZIONE TESTIMONIANZE

MENZIONE D’ONORE SPECIALE

“Vita a palazzo Silos”

di Annamaria Zennaro Marsi

“L’Autrice racconta la vita degli esuli giuliano-dalmati sistemati a Trieste in un luogo chiamato Silos. Si tratta di un palazzo costruito ai tempi dell’Impero austro-ungarico adibito in origine a deposito di granaglie, ma destinato nell’immediato dopoguerra ad ospitare gli esuli. Si racconta della difficoltà della vita quotidiana, piena di angosce e fra le ristrettezze del sopravvivere. La narrazione prosegue con la descrizione di anime disperate divise tra il desiderio di poter un giorno fare ritorno alle proprie terre e la voglia di guardare avanti verso un futuro migliore”.

SEZIONE TESTIMONIANZE

MENZIONE D’ONORE

“I campi profughi dei giuliano-dalmati a Venezia

di Alessandro Cuk e Tullio Vallery

SEZIONE TESTIMONIANZE

MENZIONE D’ONORE

“Cuore di bambina” a Fiume nell’anno 1947

di Cristina Scala

SEZIONE TESTIMONIANZE

MENZIONE D’ONORE

“Ventisette maggio. Twenty-seventh of may”

di Iori Matteo

Alla conclusione della Cerimonia è stato offerto un buffet d’intrattenimento agli ospiti, preparato dai Consiglieri e Soci del Comitato ANVGD di Verona con la consueta maestria e molto apprezzato.

Loredana Gioseffi

Presidente della Giuria del Premio Tanzella

Seminario online per docenti “L’ agonia di Pola e l’ Esodo”

giovedì 05 Maggio 2022 17:02:33

Si svolgerà venerdì 6 maggio dalle 16 alle 18. Iscrizioni fino alle ore 24 di oggi. Programma www.anvgd.it/seminario-online-per-docenti-lagonia-di pola-e-lesodo/

Giornale ” Il Dalmata”

mercoledì 04 Maggio 2022 16:44:55

Periodico mensile dell' Associazione Dalmati Italiani nel Mondo - Libero Comune di Zara in Esilio.

E' uscito il numero di aprile 2022. Per leggerlo online recarsi al sito dalmatitaliani.org

Libro Leo Valiani

lunedì 02 Maggio 2022 12:05:48

È in edicola con il «Corriere della Sera» il libro di Leo Valiani "Tutte le strade conducono a Roma", al prezzo di euro 9,90 più il costo del quotidiano. Il volume, che resta in vendita per un mese, si apre con un’introduzione del biografo di Valiani Andrea Ricciardi e un testo di Antonio Carioti sull’attività di Valiani come editorialista del «Corriere».